mercoledì 9 luglio 2008

EM CIMA DA HORA....

Sono arrivata alla fine. Bene o male é cosi.
I giorni scivolano rapidi, e io ne sto vivendo di irraccontabili. Però ho bisogno di uno sfogo, e così mi concedo la mezzora che non ho per scrivere.
Mi perderò il finale. Come sempre.. me lo perdo sempre il finale, troppo occupata a fare cose che avrei dovuto già chiudere settimane fa...
Vorrei godermi São Paulo tranquillamente, passeggiare per le vie che conosco e scoprirne di nuove, visitare i musei che ancora non ho visto, poter scegliere i regali da riportare a casa senza pensare agli acquisti in stock dell'ultima ora...E assaporare la città. Respirare forte e sentirne l'odore, chiudere gli occhi ed ascoltarne i rumori, lasciarmi trasportare dall'onda frenetica della gente e pian piano congedarmi, dolcemente, consapevolmente.
Ma no, non me ne renderò conto; non posso, è già tanto se non impazzisco così, con tutto il carico di informazioni, documenti, nozioni già apprese e da apprendere che ho in testa.
Me ne renderò conto nella maniera più brusca, sull'aereo forse, magari sul secondo, quello che atterra a Roma; o più probabilmente quando sarò a casa, o semplicemente quando i miei occhi cercheranno le grandi autostrade, i grattacieli, il movimento perenne, le baracche sulle strade, le migliaia di luci di Sâo Paulo, e invece troveranno stradine comunali, case popolari, quiete, nessuno e nessuna luce intorno. Solo il silenzio.
E tutto questo perchè non ho nemmeno il tempo di respirare. Queste due settimane sono state un inferno, tipo che esco di casa alle 9 di mattina e torno alle 10 di sera. Girandomi mezza città, passando buone 3 ore di questo tempo tra autobus e metro -che col traffico che c'é qua non lo auguro a nessuno- e scapicollandomi tra archivio storico, statale, biblioteche varie, dipartimenti, facoltà ecc.
E la vedo pure brutta, nel senso che parte di quello che avrei dovuto fare non sta andando nel verso giusto, e probabilmente mi toccherà tornare a casa senza aver risolto.
Oggi ha fatto un caldo bestia.
E le cose da sistemare mi sfuggono da tutte le parti, nemmeno l'agenda le contiene...
E io sono stanca, sfibrata, psicologicamente molto vicina al picco massimo di sopportazione e mentalmente al di là del limite massimo di capacità ricettiva.
Da una parte non vedo l'ora che finisca.. Non je la faccio più.
Dall'altra, é come l'anno scorso: sento che sto partendo prima del tempo, prima di aver vissuto questa realtà fino in fondo, prima che il Brasile mi abbia dato tutto, prima di aver assorbito il ritmo, il battito, la vita di questa città.
È troppo presto, sento che ho ancora tanto da vedere, da capire...tanto a cui abituarmi.
Ancora una volta mi viene da dire che devo tornare in Brasile, assolutamente.
Sto ancora cercando il mio posto, e anche se São Paulo non sarà il mio, vale la pena conoscerlo a fondo e vibrare dei brividi e dell'adrenalina che mette in corpo.
Sono sfinita, buonanotte.

domenica 6 luglio 2008

LA TELEFONATA

Aspettando una telefonata..i miei giorni si srotolano attorno alle varie telefonate che aspetto. Telefonata dalla SIURB per dirmi che i file sono pronti; telefonata dal prof fantasma per dirmi che finalmente può ricevermi; telefonata da Lisandro.. per dirmi che è un sogno e tra qualche ora me sveglio; telefonata da Carol per dirmi a che ora devo andare da lei; telefonata da Raquel per vederci sto fine settimana; telefonata da Francisco per darmi l'ultima foto; telefonata da Pati per darmi la tessera della FAU e poter prendere i libri che restano........
Per non parlare di quante ne ho fatte e ne devo fare io di telefonate!!!
Ma tutto questo non é NULLA in confronto a LA Telefonata....
!!!!!Guarda e spaccate dalle risate!!!!


giovedì 3 luglio 2008

QUE SÓ QUANDO CRUZA A IPIRANGA E AVENIDA SÃO JOÃO...

Lasciate che vi sintetizzi la situazione: é appena finito questo giorno, precisamente mercoledi 2 luglio. Finora ho dato tanto, direi che ho dato quasi tutto, senza riserve, ma non tutto.
Tutto lo darò in questi ultimi 10 giorni di folle corsa contro il tempo, un tempo che non mi é amico in questo caso, un tempo che non mi aiuta e scivola sulle mie disavventure.
Ho 10 giorni per chiudere un mare di questioni irrisolte, consapevole che é o ora o mai più (ai fini della tesi, che negli ultimi mesi sembra essere la mia unica ragione di vita). Precisamente, per chi lo volesse sapere e molto di più per me che ho bisogno di fare per l'ennesima volta il punto della situazione, devo:
. completare la catalogazione delle specie arboree nell'emurb
. andare nel parco e fotografare tutte le essenze che a mio avviso presentano qualche patologia
. iniziare (nb: iniziare!!!) e finire la catalogazione delle patologie arboree
. tornare all'archivio storico per prendere gli ultimi dati e verificare che non ci sia nient'altro
. andare all'archivio di p.ça republica per prendere le piante originali del progetto (dio voglia che finalmente dopo 2 mesi di ricerca l'ho trovate)
. andare alla FAUUSP (universitá) per prendere ancora 15 libri di bibliografia, fare le fotocopie e riconsegnarli
. andare alla biblioteca 'Ibirapuera' per prendere due cazzo di articoli di riviste che stanno solo li
. andare alla biblioteca 'Mario da Andrade' per prendere i periodici e i giornali del 1911 riguardo al parco
. fare il 2° giro dei margini del parco e organizzare il materiale relativo
. andare al dph sezione iconografia per prendere foto antiche del parco
. pregare per non schiattare prima e ah, dimenticavo, lasciare l'ultimo giorno di shopping forsennato per comprare tutti i regali, soprattutto quelli per mia madre che sennò je viene un attacco di gelosia compulsiva e non je la pò fà.................
..................Ce la faranno i nostri eroi??????
Forse si, ma come sempre all'ultimo momento e arrivando sfinita spompata stramazzante all'aereoporto.
Ma parliamo d'altro.
Stasera é stata una bella sera, stavo a cena con Carol, Daniel e sua mamma (eh si, stavolta al posto di Lisandro c'era la mamma di Carol). Ci siamo divertiti, abbiamo parlato tanto, scherzato, insomma proprio una serata rilassante. E ho capito due cose (ste due cose che tornano sempre...):
1. sto invecchiando, perchè la compagnia che mi si addice é proprio questa, trentenni con cui conversare serenamente di cose più o meno leggere, ma senza dubbio lasciandomi alle spalle feste e festini, risatine bevute (però abbiamo bevuto abbastanza pure stasera..) stramberie varie tanto sgraziate e prive di senso.
Eh, sto invecchiando.
2. NUN ME NE PÓ FREGÁ DE MENO!!!
Nel senso che nel corso della conversazione più volte é venuto fuori il nome di Lisandro (ovviamente, visto che è sia amico loro che 'mio'), Daniel dice che è testardo (ed é vero, vd. post precedente, ce vole sempre avè ragione) (qui sarebbe da indire un sondaggio su chi é più testardo tra me e lui, ma nessuno di voi lo conosce.....e cmq vincerei io.) ma cmq la cosa interessante é che parlando era come se parlassi di un amico, di un semplice amico...
E mi viene da chiedermi: come mai quando sto da sola e non ho un cazzo da fare mi assale il pensiero di lui e poi durante il giorno e anche quando lo vedo me ne dimentico, me ne sbatto i coglioni??? Sarebbe da credere che lui, povero tesoro, è solo un giochetto della mia testolina per occupare il tempo e soprattutto per scaldare il cuore..
Avete mai notato che quando stiamo soli, nel senso di single, spesso ci troviamo un 'qualcuno' su cui pensare, fantasticare, senza che in realtà di questo qualcuno ci importi sul serio?
A me capita spesso, e comincio a pensare che sia successo ancora una volta.
Meglio per me, che tra 10 giorni sarò dall'altra parte del mondo.
10 giorni e cambia di nuovo tutto. Altra vita, altro universo.
Reggerà il mio povero cuore a tutte queste rivoluzioni?
E con questo buonanotte, anche oggi é stato un super giorno, è mezzanotte e mezza e domani alle 8 devo essere pronta.

THE BLOWER'S DAUGHTER


Bellissime anche Volcano e Elephant...